16 Settembre   2002       
Nasdaq
composite 
1.291 punti
Critiche e plausi

"L'Analisi tecnica non serve" 
Non credo si possa prescindere dall'analisi tecnica per avere una visione globale sui mercati.
L'analisi tecnica dà obiettivi tendenziali.

1.426 punti.
1.346
1.314
1.265/1.270

sapete  come sono stati importanti e che ruolo stiano svolgendo anche adesso .
In un mercato che ancora procede con vendite scoperte sulle resistenze e conseguenti ricoperture sui target tecnici,  è , credo, l'unico strumento .
D'altro canto in un'era segnata da dati contabili falsi l'analisi fondamentale manifesta tutta la sua impotenza.

Che gli obiettivi grafici non siano sempre raggiunti questo rientra nella normalità delle cose, ma non toglie l'utilità a questo splendido strumento , a questa meravigliosa tecnica artistica .

C'è chi poi ne fa  uso corretto , c'è chi ne fa un  uso improprio.
Anche questo rientra nella normalità.

Un uso improprio per esempio è usarla meccanicamente, senza avere una visione critica , interpretativa, attribuendo ad essa virtù che non ha.Esistono software che fanno  operazioni automatiche (gestiscono stop loss automatici su supporti rotti, etc...).


Capite quanto questa strategia possa  essere pericolosamente disastrosa.

Non è una scienza esatta,è uno strumento statistico, probabilistico.

Il fatto che  trappole rialziste e ribassiste (bear and bull traps) siano diventate la regola conferma che a fianco di coloro che usano meccanicamente l'analisi tecnica, sta nascendo un nuovo modo di concepirla e di usarla.

Un nuovo  modo che si plasma di continuo prendendo come fattore base per lo sviluppo di nuove strategie operative , il comune modo di trarre conclusioni da un dato andamento grafico .

Per esempio i cosiddetti "stop hunter", sono traders che producono rotture di supporti su un titolo azionario  poco liquido, fanno scattare su questo vendite automatiche  su livelli programmati , poi rientrano di colpo e rivendono poco sopra il supporto quando coloro che hanno venduto in stop loss  entrano in "panic buying" dovuto a ricoperture a cascata. 

Di esempi come questi l'America fa scuola, generano pertanto titubanza  propagande che cercano di "indirizzare" nuova liquidità su investimenti azionari proponendo strumenti all'avanguardia e "sicuri" come gli stop loss automatici.
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"occorrono segnali operativi di entrata ed uscita e maggiore chiarezza espositiva, occorre analisi fondamentale"
Si fa quel si può.
Spesso scriviamo in diretta , quasi sempre su dati importanti ricevuti in tempo reale.
Se facessimo commenti settimanali saremmo forse più esaurienti e precisi.

Come ho già avuto modo di dire , i commenti intraday hanno il pregio di aggiornare la situazione con l'arrivo di nuovi dati.
Hanno il difetto di essere influenzati da falsi segnali, dal cd. "rumore" grafico, dall'emotività che intraday spesso caratterizza i mercati sempre più frequentemente.

Sono indicazioni che vanno prese con beneficio d'inventario .
Come più volte sottolineato non siamo in grado e non possiamo dare segnali operativi precisi di entrata e uscita.

Per quanto riguarda analisi di tipo fondamentale vi sono siti specializzati americani ben fatti.


Poi però occorre avere sotto un grafico da   leggere .

Ad esempio noi stiamo studiando da alcune settimane settori  acqua e gas e nel medio /lungo periodo crediamo possano fare molto bene (Acea, Amga etcc)

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"come mai visto che siamo sempre stati ottimisti su tecnologia siamo così negativi su alcuni titoli tecnologici? "

Qualcuno ricorderà i commenti vecchi, soprattutto da novembre 2001 a febbraio 2002.

Chi non ricorda o non li ha letti può vederne qualcuno in archivio su "precedenti"


Ho tuttavia sostenuto che per cogliere "rimbalzi tecnici" di breve periodo , l'unico settore sarebbe stato il settore tmt.
Questo per due motivi di base.
1)Il fatto che su questi titoli azionari fossero avvenute forti vendite allo scoperto in grado di generare onde rialziste forti ed improvvise generate da "panic buying" di ricopertura.

2) il fatto che altri titoli come bancari , assicurativi ,industriali i cosiddetti titoli rifugio difensivi per eccellenza, non avevano ancora "assaggiato" la crisi che stava caratterizzando l'economia americana nel suo complesso , ma essendo anzi , in silenzio gonfiati, per essere stati oggetto di rotazione settoriale di liquidità proveniente dai tmt.

Non ho  dimostrato  simpatia ,se non per finalità di trading,per  titoli  azionari ,  che non scendevano proporzionalmente rispetto a quelli americani sui quali si erano modellati e dei quali  avevano seguito l' andamento rialzista nel quarto trimestre 1999 e nel primo 2000 come ombre. (vedi seat pagine gialle, stm, e titoli nuovo mercato ).

Ricorderete i miei inviti ad alleggerire o ad uscire da seat a 4 euro e da stm a 38/40 euro.
 
Titoli azionari che avevano fatto sognare e guadagnare molti nuovi  traders  nel 1999 per rialzi forti e sproporzionati al valore "cash".

Una massa ceca che ha continuato a mediare a cascata in discesa senza una logica minima.

Rialzi insensati di una nuova massa di investitori "drogati" da computer senz auna base operativa, senza una logica.

Un gioco d'azzardo incentivato dalla stampa e forse anche da qualche nuova banca d'investimomento online.

Una truffa legalizzata che rimarrà negli annali dell'economia del terzo millennio.

Una storia durata poco , ma che in pochi mesi ha deformato la natura dei mercati gonfiando la bolla più grande che la storia economica abbia mai conosciuto e facendo in modo di gonfiarne poi di altre.


Quando scrissi queste cose nel maggio 2000, credevo di avere esagerato.


Titoli non venduti e riacquistati non per scelta razionale e per prospettive di un buon  piano industriale della società, ma per non incassare una  perdita in portafoglio , in vista di mediarne ad ogni eccesso di ribasso del Nasdaq il prezzo medio, con la speranza di fare il 1000% su un titolo quotato 0,75$. 

Quando parlavo di mercato ceco, di  mercato drogato mi riferivo a questo fenomeno.

La mania di mediare società in perdita senza conoscere il prodotto finito.

L'acquisto di azioni come fossero "figurine" in base alla loro potenzialità di fare eccessi al rialzo.


La mania di usare i ribassi dell'indice Nasdaq (motore e guida di questi andamenti) non per alleggerire sulle successive resistenze avendo presente il trend ribassista mai invertito, ma per accumulare sulle debolezze titoli di società tecnologiche  sconosciute sulle speranze di rimbalzi, sospinti da panic buiyng ai minimi rimbalzi tecnici. ,

"Più scende più forse salirà?"
"Ha fatto chiusura per eccesso di rialzo!"
"Compriamo ancora"
"Ma cosa fa?"
"Magliette per i mondiali di calcio ", ma il suffisso .net indica che è una società tecnologica.

Se l'economia era in crisi, il colpo di grazia è stato dato da questo fenomeno nuovo che ha bruciato, incentivato anche dal trading online , miliardi di miliardi di dollari .

Non si riparte così.
Ci saranno forse ancora forti rimbalzi e tentativi di break out rialzisti, con prevedibili bull traps, ma finchè l'investitore medio ragionerà così , si è ancora lontani dal fondo.
Questa era e rimane la mia visione di fondo.


Non si può comprare il titolo Palm   non possedendo un "palmare" e non desiderandolo.

Non si può speculare sul lancio  telefonia umts , quando ancora non è stata "lanciata" la precedente tecnologia (gprs)  e dal punto di vista tecnologico e di pura ricerca l'umts è dal suo canto già obsoleto.

Prima di comprare azioni Ericsson il consumatore deve cambiare il cellulare ericsson che possiede da sei anni e che per "errore" iniziale della società non si guasta nè si rompe mai come quelli di nuova generazione.

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Veniamo a noi adesso.
Abbiamo   cercato di ricostruire con grafico daily Nasdaq la situazione tecnica dal novembre 1999 al 13 settembre 2002.
L'11 marzo 2002 l'indice Nasdaq è uscito dalla trendline di lungo periodo
(rivedi).

Non è compito nostro vederne una ragione fondamentale.
Possiamo soltanto dire che i primi di marzo furono caratterizzati da  una serie di dati  positivi americani che lasciarono alle spalle i timori di una "doppia" recessione , 
e che  i titoli petroliferi vennero presi di mira per acquisti dovuti  a nuovi  rumors fondati di guerra alle porte contro l'Iraq.

Nonostante questo , come noterete , il grafico mai si è discostato dalla vecchia trendline  primaria abbandonata, dimostrando di esserne attratto fortemente.

In agosto vi erano probabilità di poter raggiungere almeno 1.560 punti e si stava formando una figura rialzista in questo senso diretta a effettuare questo test importante su questa forte resistenza statica di medio periodo, ma nuove vendite allo scoperto su 1.426 e successive altre vendite su 1.346 , hanno cambiato improvvisamente il quadro tecnico.

La situazione tecnica  deve fare i conti adesso con una nuova figura.

Una figura  ribassista di breve periodo generata con resistenza 1.426 il 22 agosto, poi 1.346 11 settembre.
Un testa e spalle diritto , che in trend discendente è segnale di continuità con target zona 1.100 punti.
 
Occorre fare  lo zoom per vedere meglio. (
grafico )

La parola è ai grafici.
In questi casi l'analisi fondamentale non può essere d'aiuto alcuno.


In caso di negazione del testa e spalle avremmo forza diametralmente opposta obiettivo 1.540/1.560 punti.

Altrimenti si va in poche sedute sul target ribassista
1.120 punti (evento più probabile tecnicamente di breve.

Occorrerà quindi attendere ottobre per un pullback rialzista di medio/lungo periodo che ci porti definitivamente sopra i 1750/1.800 punti e forse nel 2004 sopra 2000 punti a testare i famosi 2.105 punti statici di resistenza.

Nicola Pistoresi - analista tecnico per Traderonline.it

Grafico

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