"L'Analisi tecnica non
serve"
Non credo si possa prescindere dall'analisi tecnica per avere una
visione globale sui mercati.
L'analisi tecnica dà obiettivi tendenziali.
1.426 punti.
1.346
1.314
1.265/1.270
sapete come sono stati importanti e che ruolo stiano svolgendo anche
adesso .
In un mercato che
ancora procede con vendite scoperte sulle resistenze e conseguenti
ricoperture sui target tecnici, è , credo, l'unico strumento .
D'altro canto in un'era segnata da dati contabili falsi l'analisi
fondamentale manifesta tutta la sua impotenza.
Che gli obiettivi grafici non siano sempre raggiunti questo rientra nella
normalità delle cose, ma non toglie l'utilità a questo splendido
strumento , a questa meravigliosa tecnica artistica .
C'è chi poi ne fa uso corretto , c'è chi
ne fa un uso improprio.
Anche questo rientra nella normalità.
Un uso improprio per esempio è usarla
meccanicamente, senza avere una visione critica , interpretativa,
attribuendo ad essa virtù che non ha.Esistono software che fanno operazioni
automatiche (gestiscono stop loss automatici su supporti rotti, etc...).
Capite quanto questa strategia possa essere pericolosamente
disastrosa.
Non è una scienza esatta,è uno strumento statistico, probabilistico.
Il fatto che trappole rialziste e ribassiste
(bear and bull traps) siano diventate la regola conferma che a fianco di
coloro che usano meccanicamente l'analisi tecnica, sta nascendo un nuovo
modo di concepirla e di usarla.
Un nuovo modo che si plasma di continuo prendendo come fattore
base per lo sviluppo di nuove strategie operative , il comune modo di
trarre conclusioni da un dato andamento grafico .
Per esempio i cosiddetti "stop hunter",
sono traders che producono rotture di supporti su un titolo
azionario poco liquido, fanno scattare
su questo vendite automatiche su livelli programmati , poi
rientrano di colpo e rivendono poco sopra il supporto quando coloro che
hanno venduto in stop loss entrano in "panic buying"
dovuto a ricoperture a cascata.
Di esempi come questi l'America fa scuola, generano pertanto
titubanza propagande che cercano di "indirizzare" nuova
liquidità
su investimenti azionari proponendo strumenti all'avanguardia e
"sicuri" come gli
stop loss automatici.
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"occorrono segnali operativi di entrata ed uscita e maggiore
chiarezza espositiva, occorre analisi fondamentale"
Si fa quel si può.
Spesso scriviamo in diretta , quasi sempre su dati importanti ricevuti in
tempo reale.
Se facessimo commenti settimanali saremmo forse più esaurienti e precisi.
Come ho già avuto modo di dire , i commenti intraday hanno il
pregio di aggiornare la situazione con l'arrivo di nuovi dati.
Hanno il difetto di essere influenzati da falsi segnali, dal cd. "rumore" grafico, dall'emotività che intraday spesso
caratterizza i mercati sempre più frequentemente.
Sono indicazioni che vanno prese con beneficio d'inventario .
Come più volte sottolineato non siamo in grado e non possiamo dare
segnali operativi precisi di entrata e uscita.
Per quanto riguarda analisi di tipo fondamentale vi sono siti
specializzati americani ben fatti.
Poi però occorre avere sotto un grafico da leggere .
Ad esempio noi stiamo studiando da alcune settimane settori acqua e
gas e nel medio /lungo periodo crediamo possano fare molto bene (Acea,
Amga etcc)
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"come mai visto che siamo sempre stati
ottimisti su tecnologia siamo così negativi su alcuni titoli tecnologici?
"
Qualcuno ricorderà i commenti vecchi, soprattutto da novembre 2001 a febbraio 2002.
Chi non ricorda o non li ha letti può vederne qualcuno in archivio su
"precedenti"
Ho tuttavia sostenuto
che per cogliere "rimbalzi tecnici" di breve periodo , l'unico settore sarebbe stato il settore tmt.
Questo per due motivi di base.
1)Il fatto che su questi titoli azionari fossero avvenute forti vendite allo
scoperto in grado di generare onde rialziste forti ed improvvise generate
da "panic buying" di ricopertura.
2) il fatto che altri titoli come bancari , assicurativi ,industriali i
cosiddetti titoli rifugio difensivi per eccellenza, non avevano ancora
"assaggiato" la crisi che stava caratterizzando l'economia
americana nel suo
complesso , ma essendo anzi , in silenzio gonfiati, per essere stati
oggetto di rotazione settoriale di liquidità proveniente dai tmt.
Non ho dimostrato simpatia ,se non per finalità di trading,per titoli
azionari , che non scendevano proporzionalmente rispetto a quelli
americani sui quali si erano modellati e dei quali avevano seguito
l' andamento rialzista nel quarto trimestre 1999 e nel primo 2000 come
ombre. (vedi seat pagine gialle, stm, e titoli nuovo mercato ).
Ricorderete i miei
inviti ad alleggerire o ad uscire da seat a 4 euro e da stm a 38/40 euro.
Titoli azionari che avevano fatto sognare e guadagnare molti nuovi
traders nel 1999 per rialzi forti e sproporzionati al valore "cash".
Una massa ceca che ha
continuato a mediare a cascata in discesa senza una logica minima.
Rialzi insensati di una nuova massa di investitori "drogati" da computer
senz auna base operativa, senza una logica.
Un gioco d'azzardo
incentivato dalla stampa e forse anche da qualche nuova banca d'investimomento
online.
Una truffa legalizzata
che rimarrà negli annali dell'economia del terzo millennio.
Una storia durata poco
, ma che in pochi mesi ha deformato la natura dei mercati gonfiando la
bolla più grande che la storia economica abbia mai conosciuto e facendo in
modo di gonfiarne poi di altre.
Quando scrissi queste cose nel maggio 2000, credevo di avere esagerato.
Titoli non venduti e riacquistati non per scelta razionale e per prospettive di un
buon piano industriale della società, ma per non incassare una
perdita in portafoglio , in vista di mediarne ad ogni eccesso di
ribasso del Nasdaq il prezzo medio, con la speranza di fare il 1000% su un
titolo quotato 0,75$.
Quando parlavo di mercato ceco, di mercato drogato mi riferivo a
questo fenomeno.
La mania di mediare società in perdita senza conoscere il prodotto
finito.
L'acquisto di azioni come fossero "figurine" in base alla loro potenzialità di
fare eccessi al rialzo.
La mania di usare i ribassi dell'indice Nasdaq (motore e guida di questi
andamenti) non per alleggerire sulle
successive resistenze avendo presente il trend ribassista mai invertito, ma per accumulare sulle debolezze titoli di
società tecnologiche sconosciute sulle speranze di rimbalzi,
sospinti da panic buiyng ai minimi rimbalzi tecnici. ,
"Più scende più forse salirà?"
"Ha fatto chiusura per eccesso di rialzo!"
"Compriamo ancora"
"Ma cosa fa?"
"Magliette per i mondiali di calcio ", ma il suffisso .net
indica che è una società tecnologica.
Se l'economia era in crisi, il colpo di grazia è stato dato da questo
fenomeno nuovo che ha bruciato, incentivato anche dal trading online , miliardi
di miliardi di dollari .
Non si riparte così.
Ci saranno forse ancora forti rimbalzi e tentativi di break out rialzisti,
con prevedibili bull traps, ma finchè l'investitore medio
ragionerà così , si è ancora lontani dal fondo.
Questa era e rimane la mia visione di fondo.
Non si può comprare il titolo Palm non possedendo un
"palmare" e non desiderandolo.
Non si può speculare sul lancio telefonia umts , quando
ancora non è stata "lanciata" la precedente tecnologia (gprs)
e dal punto di vista tecnologico
e di pura ricerca l'umts è dal suo canto già obsoleto.
Prima di comprare azioni Ericsson il consumatore deve cambiare il
cellulare ericsson che possiede da sei anni e che per "errore"
iniziale della società non si guasta nè si rompe mai come quelli di nuova
generazione.
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Veniamo a noi adesso.
Abbiamo cercato di ricostruire con
grafico daily Nasdaq la situazione tecnica dal novembre 1999 al 13
settembre 2002.
L'11 marzo 2002 l'indice Nasdaq è uscito dalla trendline di lungo periodo (rivedi).
Non è compito nostro vederne una
ragione fondamentale.
Possiamo soltanto dire che i primi di marzo furono caratterizzati da
una serie di dati positivi americani che lasciarono alle spalle i
timori di una "doppia" recessione ,
e che i titoli petroliferi vennero presi di mira per acquisti
dovuti a nuovi rumors fondati di guerra alle porte contro
l'Iraq.
Nonostante questo , come noterete , il grafico mai si è discostato dalla
vecchia trendline primaria abbandonata, dimostrando di esserne
attratto fortemente.
In agosto vi erano probabilità di poter raggiungere almeno 1.560 punti e
si stava formando una figura rialzista in questo senso diretta a
effettuare questo test importante su questa forte resistenza statica di
medio periodo, ma nuove vendite allo scoperto su 1.426 e successive altre
vendite su 1.346 , hanno cambiato improvvisamente il quadro tecnico.
La situazione tecnica deve fare i conti adesso con una nuova figura.
Una figura ribassista di breve periodo generata con resistenza 1.426 il 22 agosto, poi 1.346 11
settembre.
Un testa e spalle diritto , che in trend discendente è segnale di
continuità con target zona 1.100 punti.
Occorre fare lo zoom per vedere meglio. (grafico
)
La parola è ai grafici.
In questi casi l'analisi fondamentale non può
essere d'aiuto alcuno.
In caso di negazione del testa e spalle avremmo forza diametralmente
opposta obiettivo
1.540/1.560 punti.
Altrimenti si va in poche sedute sul target ribassista
1.120 punti (evento più probabile tecnicamente
di breve.
Occorrerà quindi
attendere ottobre per un pullback rialzista di medio/lungo periodo che ci
porti definitivamente sopra i 1750/1.800 punti e forse nel 2004 sopra 2000
punti a testare i famosi 2.105 punti statici di
resistenza.
Nicola
Pistoresi - analista tecnico per Traderonline.it
Grafico
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