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21 giugno 2002
Nasdaq composite 500
1.464
Le Verità
nascoste
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All'interno del trend
ribassista di medio periodo, sul livello 1.560 punti
l'indice aveva iniziato un movimento rialzista l'8 maggio,
dando prova di voler provare a testare le resistenze statiche poste tra
1.920 e 1.945 punti.
Dopo avere raggiunto in poche sedute, (il 15 maggio) ,il primo obiettivo rialzista a
1.760 punti
, l'indice ha ripiegato con decisione evidenziando nuove figure ribassiste
tecniche sulle maggiori blue chips tecnologiche.
Niente accumulazione , ma panico accentuato e indotto per ricoperture
"sicure" in un trend
che ancora è fortemente ribassista .
Un disco "incantato", un gioco che si ripete da 27 mesi.
La "mano" che sosteneva, e non doveva portare in alto i
prezzi in autunno 2001 ,è stata tolta di colpo quando timidi segnali di
ripresa, confortati da dati macro buoni, sembravano dare una ventata di
positività in inizio primavera.
Adesso da un punto di vista strettamente tecnico , dopo le ultime forti
vendite allo scoperto in zona 1.550 e 1.560 l'indice si dirige verso il prossimo
target in zona 1.400).
Non si esclude tecnicamente a questo punto in luglio ulteriore onda
depressiva con minimi sotto i minimi di settembre per testare
ancora la returnline del canale discendente di medio periodo
intorno 1.150/1.200 punti.
La rottura del minimo di settembre prevedibile e prevista non deve essere
vista come cosa strana, essendo 1.387 del 21 settembre non un supporto
testato, ma un minimo impulsivo testato due ore soltanto, prima delle forti
ricoperture di quel giorno iniziate per panic buying .
Ennesima "bolla" quella di gennaio 2002 , evidenziata
da noi più volte già in ottobre/novembre 2001, creata ad arte per permettere
distribuzione agli investitori istituzionali rimasti dentro le posizioni
rialziste l'11
settembre ?
Quello che ha del paradossale ,
è che quando i Price earnings erano realmente alti (qualcuno ricorderà le
nostre
analisi di novembre/dicembre 2001, se vuoi vedere quella del 13
dicembre archiviata in rete clicca
qui),
la maggior parte delle banche d'affari non ne faceva accenno, quasi che la
valutazione dei P/E non avesse per loro rilevanza.
Ora che molte società hanno perso ancora il 60/70% del loro valore in
sei mesi, che il Nasdaq da 2.100 è sotto 1.400 punti, molti
cronisti finanziari americani
parlano adesso di P/E altissimi.
Imparate da Voi a
leggere i grafici e non ascoltate le "sirene di Ulisse."
Lo scopo di traderonline.it è proprio quello di consentire al lettore di
avere sotto mano gli strumenti essenziali per cominciare a fare da soli,
in massima indipendenza.
Nicola Pistoresi
Analista tecnico
www.traderonline.it
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