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Gli
oscillatori e gli indicatori: Lo
Stocastico
Lo
stocastico ,ideato da George Lane negli anni '50, fa parte di quelli
oscillatori che hanno una banda di oscillazione tra 0 e 100.
Presenta poi due bande di eccesso 20 e 80 , rispettivamente
ipervenduto e ipercomprato.
La sua ratio si basa sulla constatazione fatta dal suo ideatore
apparentemente banale che in un uptrend il prezzo di chiusura
tende a posizionarsi sulla parte alta del "price
range" di un determinato periodo precedente e nella parte
bassa
in un downtrend.
Lane creò quindi questa formula matematica , basata
proprio sul rapporto tra la chiusura di una seduta e il
range di prezzi di un dato intervallo temporale precedente preso in esame.
E' costituito da due linee : K
e
D.
K
line a 5
giorni
per esempio si ottiene così 100
x (C-L5)/(H5-L5)
,
dove C è l'ultima chiusura, L5 è uguale al minimo dei cinque
giorni precedenti , H5 il massimo dei cinque giorni precedenti.
D line non è altro che una media mobile
della K line.
Segnali operativi sono dati :
1)dall'incrocio della linea veloce K con la più lenta linea
D, all'interno delle fasce 20
e 80
o in fase di fuoriuscita da queste zone.
2)da eventuali divergenze di andamento della linea D, rispetto al prezzo
(ad esempio il prezzo sale facendo nuovi massimi ,la linea D , dopo avere anch'esso fatto segnare nuovi
massimi sopra 80, comincia a
scendere disegnando massimi discendenti.
E' considerata divergenza anche quando il prezzo ha una
direzionalità marcata e lo stocastico risulta piatto.
Questo è il cosiddetto stocastico veloce (fast stochastic).
Per
operazioni di più lungo periodo viene usato un correttivo .
Utilizzando come linea K la vecchia linea D, e come nuova linea
D una media
mobile della vecchia linea D, si ottiene un '
oscillatore stocatico più morbido (slow stochastic)
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