20
Dicembre 2004
2.130 punti
Dietro ancora al trend rialzista
Dopo l'ultimo set up degno di rilievo
avvenuto con la seduta del 27 ottobre, l'indice continua
tale trend.
I targets rialzisti , hanno dato
inizio ad inversioni al ribasso di brevissimo periodo e non hanno
ancora mai messo in discussione la fase rialzista ancora, fino a
prova contraria, in atto.
Moti ribassisti veloci , contro
corrente, che come
ricorderete ci hanno spinto al ribasso con operazioni di uno,tre
giorni, poi subito ricoperte e dopo poco invertite al rialzo.
Bisogna prendere atto delle scelte del
mercato, senza preconcetti di altra natura.
Se il mercato sale, non lasciatevi
condizionare dal P/E 30 volte superiore.
Basta saperlo .
Nel dicembre 1999 il P/E era 42/45
volte superiore, e non soltanto su titoli internet o speculativi,
ma su tim e telecom.
Ciò nonostante in gennaio/febbraio
2000 le borse continuarono a salire.
C'è chi dice : "il mercato ha
sempre ragione".
Comunque Tim poi dai 14,5 euro del marzo
2000 è scesa a 3,5 nel 2002.
Quindi alla lunga il valore
fondamentale emerge, ma andare fuori timing , nei mercati del
terzo millennio , può portare a danni irrimediabili.
Ma lasciamo da parte queste
divagazioni che fanno male a molti.
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Mi dispiace spesso non essere chiaro o
essere frainteso.
Purtroppo il tempo è poco ed è già
tanto quello che si riesce a fare.
Fate bene comunque a precisare, a chiedere e a
fare le vostre giuste notazioni, se notate che qualcosa non vi è
chiaro o non si trova in sintonia con le vostre personali
cognizioni.
A proposito di analisi fuori dalle
righe, a volte contraddittoria, dicono alcuni, devo
fare una parentesi.
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La mia personale analisi, condivisa
dai collaboratori, si fonda su due
pilastri.
Uno strutturale oggettivo, uno
soggettivo e discrezionale.
Il primo pilastro serve per fornire una
chiave di lettura che sottoponga all'analisi dati,
fattori, indici di maggiore utilizzo.
Mi spiego meglio.
Per perfezionare un grafico noi
utilizziamo segnali standard e in grado di darci immediatamente ,
a colpo d'occhio, un quadro generale della situazione.
Quindi usiamo le candele
giapponesi, figure classiche di analisi tecnica, indicatori ,
oscillatori di uso più comune.
Tutto il resto: Gann, Elliot,
ritracciamenti di Fibonacci, grafici a barre, Point e figure,
oscillatori meno comuni, sono tutte belle cose che
utilizziamo esclusivamente per conferma, ma mai diamo ad essi una
priorità, una preferenza sulla formazione di un giudizio tecnico.
Quindi una base solida ,niente
di ricercato, di nuovo che la massa degli operatori non sappia e
non utilizzi (inutile a mio avviso, dare priorità ad un
oscillatore modernissimo che è seguito soltanto da poche
centinaia di analisti.)
Una volta costituita questa base, noi
come sapete, cerchiamo di dare una lettura personale,
discrezionale, elastica, pronta a rigirarsi.
Leggere il grafico non alla lettera e
non dando mai ad un pattern formato, un obiettivo scontato.
Abbiamo verificato che dal 2000 , le
trappole si sono moltiplicate. Questo come già da tempo
sottolineato , non deve scoraggiare l'analista, ma deve anzi
incoraggiarlo.
Soltanto un analista tecnico sa cosa
è una bear trap, una bull trap e può vederla, rigirando le
posizioni nel senso contrario.
Quindi base solida, aggiornata con
letture di base ad ampio raggio, ma sempre finalizzate a testare
ciò che sappiamo soprattutto grazie alla lettura costante e
quotidiana del mercato sul grafico , anche intraday.
Migliaia di migliaia di grafici che
come computers abbiamo incamerato e che sono stampate come
fotografie nella memoria.
Questo consente una lettura
elasticamente e dinamicamente evolutiva che spesso
non trova sui testi insegnamento e che la pratica soltanto può
consentire.
Cercare con smania di trovare
l'archetipo risolutore non serve.
Comunque fate bene a dire la vostra e
se facciamo qualche errore fate bene a sottolinearlo.
Chiuderei così questa parentesi.
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Tornando al particolare , alcuni lettori ,
dicevo, mi chiedono cosa rappresenti il livello 2.161 punti.
Vi sono livelli tecnici che sono per
natura dinamici , altri statici.
Una trendline ascendente o discendente
ha livelli di supporto/resistenza variabili col tempo.
Ad esempio la trendline
rialzista sul nasdaq passa intorno ai 2.130 punti , ma martedì la
troveremo sui 2.140 punti.
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Vi sono invece dei livelli tecnici
statici.
Ad esempio una resistenza formata da
un doppio massimo fornisce un preciso livello statico di
resistenza.
Ebbene, vi
ricorderete che il 7 di dicembre vi dicemmo che si era formata
candela ribassista. Set up ribassista poi invertito il 9 di
dicembre.
Quella candela era una bearish
engulfing che aveva ingoiato le tre candele precedenti, quella del
2, 3, 6 dicembre.
Ebbene , 2.161 punti è stato un punto
grafico che secondo la nostra visione personale avrebbe tolto
valenza al "bearish engulfing".Il massimo del bearish
toccato il 7 dicembre (2.161 punti).
Il punto di picco dal quale il moto
rappresentato dalla candela ribassista di quel giorno ha
cominciato a scendere.
Massimo oltrepassato in questi giorni
senza grande resistenza.
Moto che anche se poi non si è
tradotto in breakout su tale livello, toglie , a mio avviso, valenza a quella candela bearish del 7
dicembre, sulla quale avevamo riposto aspettative ribassiste il 7
dicembre.
Debolezze dell'indice fino alla
trendline di breve rialzista (2.130/2.140 punti) sono
imprevedibili e allo stesso tempo fisiologiche prese di respiro in
ottica ancora rialzista.
Fase molto difficile, che affronta
anche scadenze tecniche di portata annuale, ma tecnicamente ancora
rialzista.
Negare l'evidenza o scommettere contro
il trend è fare gioco d'azzardo o rimediare ad errori precedenti.
Meglio porsi fuori da queste
sabbie mobili, seguendo con rigore solo analisi tecnica su un
indice rappresentativo come il nasdaq.
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Ci dicono che gli aggiornamenti sono tardivi su sp 500 e sox.
Dato che non possiamo al momento fare
di più, sospendiamo le rubriche incriminate.
Per finire , rispondendo al titolo
più richiesto stm, su 14,48/14,53 vi è buon supporto tecnico
.
Target di breve 15,09 euro.
Ringrazio i lettori che ci stanno
scrivendo in queste ore e che ci hanno sorpreso.
Vorrei rispondere a tutti e lo farò in
questi due giorni di festa.
grazie, grazie davvero .
Mi ha colpito particolarmente un
lettore che mi ha scritto questa lettera:
"Caro signor Pistoresi, io
non amo investire nel breve periodo. Mi muovo tra azionario e
obbligazionario seguendo i consigli della mia banca di fiducia.
Per caso nell'aprile del 2003 facendo un giro su internet lessi un
suo commento.
Mi colpì per il modo in
cui si esprimeva, senza giri di parole.
Mi colpì il modo sicuro di
vedere le cose, senza usare mezzi termini, ponendosi contro la
comune opinione del momento.
Sono entrato al rialzo a
metà aprile 2003 grazie a Lei. Ancora sono dentro e aspetto che
Lei mi convinca ad uscire dal mercato con un commento convincente
come quello del 14 aprile 2003."
Cosa dire a questo gentile lettore.
Non sempre famosi set up sono visti
tali dalla massa.
Quelli famosi , forse diventano
tali, perchè sul momento in pochi vi credevano.
La verità è che spesso si agisce non
per scelta razionale, ma per necessità, per cupidigia, per paura,
per orgoglio, per desiderio di giocare contro il mercato, per
sentito dire, per sfida del superio contro tutti.
A questo signore è andata bene. Ad
altri meno.
Non dipende però da noi.
Le scelte le fate Voi, noi cerchiamo
soltanto di porvi all'attenzione un grafico, iI livelli di attenzione
,
quelli di svolta, i nostri personali set up .
Tante belle cose che a volte rimangono
lettera morta, altre volte vengono sovrastimate, ma le scelte
operative le fate Voi e dovete sapere cosa fate e i rischi che
tali scelte comportano.
Prendeteci con beneficio d'inventario.
Come un indicatore da usare per
conferma.
Del resto l'importante non è trovare
lo strumento giusto, ma è imparare ad usarlo bene.
Buon fine settimana
Nicola Pistoresi -
Analista tecnico
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