Dopo la "doji star" su 1.420 punti del 21 marzo, che colma
perfettamente con il suo range la window tra 1.403 e 1.420 punti, l'indice nasdaq composite ,
sotto nuove vendite allo scoperto , compie
due gap down
, uno su 1.403 punti, uno su 1.383 (poi chiuso
nella stessa seduta del 27 marzo)
Lunedì 31 marzo poi altro gap down su .1369 punti che chiude la "terzetta" dei gaps
ribassisti.
L'exhaustion gap ribassista è la base di una "Island reversal", che tra
1.356 e 1.367 adesso sostiene il nuovo trend al rialzo , iniziato il primo
di aprile con un " harami cross."
Tra 1.403 e 1.425 abbiamo
la vecchia resistenza statica che dal luglio 2002 funge ancora da forte zona
repulsiva.
Un trading range tra 1.425 e 1.365 è auspicabile e
rappresenterebbe un sano
consolidamento per nuove spinte rialziste.
Difatti ogni tentativo sopra 1.400 viene riportato in zona 1.380/1.390
sia venerdì, sia lunedì 7.
Ieri l'indice apre in forte gap rialzista su 1.425 punti, ma la chiusura
genera una long black candle che chiude sul minimo di seduta, su 1.389
(base per un gilligan's island di Cooper se oggi l'indice andasse sotto
1.389 punti- set up ribassista di brevissimo per attenderci un test sull'island
reversal rialzista posta tra 1.356 e 1.367.
Se tuttavia la window dell'island reversal non venisse chiusa avremmo per le
prossime settimane una visione rialzista molto bene
impostata, anche se la situazione macroeconomica appare ogni giorno che
passa sempre più compromessa.( ism sotto 50, indebitamento personale alle stelle, situazione
occupazionale grave, consumi in diminuzione, investimenti aziendali
fermi).
I più grandi moti al ribasso degli ultimi due anni, tuttavia, sono avvenuti dieci giorni
dopo la diffusione di dati macro in forte miglioramento.
Se questo fenomeno non è casuale , dopo i dati macro della scorsa settimana , in concomitanza con la tenuta
di 1.340/1.367, un rally è alle porte.
Gli investitori istituzionali non possono comprare sulle buone notizie,
come non possono vendere sulle cattive.
Quindi spesso accade questo fenomeno che al profano sembra un
assurdo paradosso.
Due anni fa scrivevamo:
"I grandi fondi d'investimento hanno poche carte per vincere contro
il mercato del nuovo millennio, volatile e con operatori short in aumento, contro una massa di liquidità
sospinta prevalentemente da emotività e dalla voglia di non perdere
il treno al rialzo sui settori ad alto fattore beta."
Una massa che non consente di accumulare e distribuire secondo i criteri
usuali .
Una massa che vuole andare al rialzo
subito senza attendere e che viene quindi facilmente guidata al rialzo su fittizi rally sui rumors che
fanno effetto sulle testate editoriali.
Un vero rally che arriverà
quando nessuno più avrà la forza di rivolgerli pensiero, quando
l'ultimo daytraders avrà gettato la spugna".
La situazione oggi non è cambiata, e quindi spesso assistiamo a
numerosi break out finti, a trappole ribassiste e rialziste create come
reazione ai moti della massa che segue il giusto rumor creato ad arte per
far chiudere le posizioni ai forti investitori.
I grandi fondi così spesso non vendono quando è il momento e
lasciano arrivare i prezzi su sicure operazioni di vendita allo scoperto .
Questo deve servire come monito per non abbassare mai la guardia,
soprattutto quando le testate editoriali sbandierano qualche notizia
d'effetto.
"Basta saperlo" diceva un famoso trader italiano che usava
fare trading seguendo "a contrario" le notizie diffuse dai
mass-media.
Il problema è che questo " giochino" adesso ha veramente impoverito
tutti.
I milioni di dollari che la bolla ha bruciato nelle società entrate in
bancarotta (in America molte e non soltanto si parla di small cap), non
rientrerà più nelle tasche di nessuno.
Questa è una delle ragioni del crollo del 2000 e del motivo che non vede
ancora invertito il trend di medio e lungo periodo ribassista.
Il crollo del 1929 colpì soprattutto una fascia del mondo finanziario.Una
fascia alta.
Il crollo degli anni 2000 ha tolto il denaro a chi consuma, al piccolo
risparmiatore.
Qui sta la differenza .
Può darsi che gli aggiornamenti delle pagine in questi giorni subiscano
disfunzioni.
Stiamo risolvendo problemi tecnici e organizzativi.
Se al minimo di ieri (1.389) seguisse
domani moto opposto al rialzo, e magari sopra 1.425/1.430, la forza del
trend rialzista in atto sarebbe confermata e molto forte .
In caso diverso, nuovi alleggerimenti sono d'obbligo in attesa di
testare con le nuove debolezze, il potenziale supporto in zona 1.356/1.367 (window sopra l'island
reversal) , con stop loss sotto
1.340 punti.
Onda 3 rialzista impulsiva del moto iniziato il 12 marzo 2003, potrebbe essere una c rialzista correttiva
del moto ribassista iniziato il 2 dicembre 2002, non
dimentichiamolo.
Se vuoi conoscere il set up "gilligan island"
clicca
qui*
Nicola Pistoresi_
Analista tecnicoNicola Pistoresi
Traderonline.it
|